martedì 22 gennaio 2013

Musica, cantanti italiani, vampiri.



Grandi magazzini, supermercati, radio, ristoranti, bar, ovunque c'è alta probabilità di venire investiti da gorgheggi e virtuosismi di tutti questi cantanti italiani pieni di pathos. Finto pathos. Fanno rumore e basta, inquinano l'aria, bravi a prolungare le “oooooooooo”, a lamentarsi di amori impossibili, dolori sempre d'amore, c'è quello a cui arriva la notte, poi chi ha subito un tradimento, chi è stato lasciato, tragedie su tragedie, sembra che l'amore sia solo dolore per loro, che se non stanno male allora non amano. Eppure fanno soldi a palate con quella farsa. Tutto vuoto, aria fritta, impanata e venduta come se fosse oro. Quella musica crea solo ansia, pessimismo, mal di stomaco, va giusto bene quando una persona voglia sprofondare consapevolmente in depressione, magari in una giornata in cui senta il desiderio di piangere e divincolarsi in singhiozzi compulsivi e tac!, musica giusta, canzone giusta e tutto è più facile. Da sempre la musica crea sintonia con chi la ascolta, basterebbe la musica giusta a fare la rivoluzione prima dentro le persone e poi inevitabilmente, fuori. Ma se ascoltiamo solo generi depressivi, che ci influenzano e ci fanno restare in quello stato di mero pathos tragico, come facciamo a trovare la forza di reagire?
Tutti in prima fila: Pausini, Giorgia, Arisa, Negroamaro, Cremonini, Ferro, Amoroso...ect...ect...ect...tutti (quasi tutti) con delle voci belle e tutti che cantano solo per se stessi, che hanno bisogno di sentirsi bravi e gorgheggiano, ululano, perchè più ululano e più gorgheggiano e più pensano di dare pathos e veridicità alla loro straordinaria canzone. Canzoni che di stra-ordinario hanno solo il fatto che incredibilmente il pubblico continua ad apprezzare. Se solo le persone cominciassero a voler star bene, a esigere la gioia nelle loro vite, la gioia che riscalda invece dell'ansia che crea dipendenza, all'improvviso questi noti Vip smetterebbero di fare soldi a palate vendendo solo drammi e patetiche canzoni noiose che ripetono sempre la solita dinamica depressiva. Se penso poi che proprio loro avrebbero il compito di dare speranza, nuovi orizzonti, nuove possibilità soprattutto in un'epoca italiana come questa. E invece no, questi Vip giocano coi dolori della gente, contribuiscono a incatenare, impaurire, immobilizzare il suo pubblico, che nel frattempo ha imparato a gorgheggiare e a scandire bene la "oooooooooooooooo". 
Bene, oggi mi sento davvero generosa e in cambio di tutta questa Energia che loro stessi amano e giudicano benefica e che divulgano ininterrottamente attraverso le loro carriere che diventano così redditizie proprio grazie a quella stessa Energia, ebbene Auguro a tutti loro che quello di cui si lamentano e cantano, quello che li fa arricchire così tanto, arrivi nelle loro vite moltiplicato per quattro. Immaginate che meraviglia! In questo modo quando canteranno le loro canzoni saranno depresse e negative a giusta ragione e magari quel pathos di cui tanto si approfittano e che tanto cercano sarà parte di loro, sarà vero e lo si potrà ascoltare nelle loro canzoni con meno “ooooooooooooo” ma con più sentimento, con passione. Gli auguro di diventare VERI, di trovare autenticità in tutte le loro canzoni.
E se, lo affermo consapevole del mio desiderio egoistico, nel frattempo smettessero di riempire il silenzio, avrebbero tutta la mia stima. Per mia fortuna ci sono anche altri cantanti sempre "italiani" che hanno una visione diversa, che sanno suonare il ritmo del sole e che anche quando parlano di storie d'amore, non sono affatto depressivi, ma dolci e affabulanti, non hanno bisogno di gorgheggiare per fare vedere che hanno studiato canto, usano la loro di voce, che li rende unici, che li qualifica come individuo, che li differenzia e tutto questo li rende autentici insieme alle storie che cantano.
Lisa Lelli