giovedì 13 dicembre 2012

il verbo degli uccelli


Ma Tu realmente conosci il tesoro che possiedi?
Calati in te stesso e comincia a contemplare.
Come puoi sperare di essere accolto dal Sovrano 
se il tuo spirito non si trasforma nel Suo stesso alito?

Farid al-Din 'Attar

martedì 11 dicembre 2012

I TRE CAPELLI D'ORO




Una volta, una notte nera e profonda, una di quelle notti in cui la terra è nera e gli alberi paiono mani rugose e il cielo è di un blu profondo, un vecchio attraversava barcollando un bosco, mezzo accecato dai rami degli alberi che gli graffiavano la faccia. In una mano teneva una piccola lanterna. La candela nella lanterna mandava una luce sempre più fioca. L'uomo aveva lunghi capelli gialli, denti gialli e unghie ricurve e gialle. Era tutto curvo, e la schiena era arrotolata come un sacco di farina. Era tanto segnato dalle rughe che la pelle pendeva in pieghe e falde dal mento, dalle ascelle e dalle anche.
Si afferrava a un albero e poi avanzava un poco, e poi si afferrava a un altro albero e riprendeva il cammino, e così, respirando a fatica e come remando andava avanti nel bosco.
Tutte le ossa dei piedi gli dolevano e bruciavano come fuoco. I gufi sugli alberi stridevano insieme alle sue giunture mentre si spingeva avanti nell'oscurità. 
In lontananza si scorgeva una piccola luce tremolante, una casetta, un fuoco, un posto per riposare, e faticosamente si diresse verso quella piccola luce. Quando arrivò alla porta, era così stanco, così esausto; la piccola luce della lanterna si spense e il vecchio crollò contro la porta. 
Dentro c'era una vecchia seduta accanto a un bel fuoco ruggente, e gli corse accanto, lo raccolse nelle sue braccia e lo portò accanto al fuoco. Lo tenne tra le braccia come una madre tiene il suo bambino. Si sedette sulla sua sedia a dondolo e lo cullò. Eccoli, il povero fragile vecchio, un mucchietto di ossa, e la forte vecchia che lo cullava avanti e indietro dicendo: " Ecco, ecco".
E lo cullò tutta la notte, e verso l'alba era diventato un uomo molto più giovane, un bellissimo giovane dai capelli d'oro e dalle forti membra. E lei continuava a cullarlo.
Stava spuntando l'alba quando il giovane era diventato un bambino piccolissimo e stupendo con i capelli d'oro intrecciati come grano.
Allo spuntar dell'alba la vecchia si affrettò a strappare tre capelli dalla bella testolina del bambino e li gettò sulle mattonelle, e cadendo produssero un lungo suono cristallino. 
E il bimbetto che teneva fra le braccia scivolò giù dal suo grembo e corse alla porta. Si voltò un attimo a guardare la vecchia, le sorrise di un sorriso luminosissimo, poi si volse e volò in cielo per diventare lo splendido sole del mattino.

Versione trasmessa da Kata

domenica 2 dicembre 2012

V per Vendetta

C'è bisogno di un Uomo 
che abbia questo coraggio, 
questa sapienza 
e la capacità di concretizzare i valori in cui crede.
Quei valori sono anche i miei.
Quelle idee sono anche le mie.
E le idee non possono morire.



giovedì 29 novembre 2012

METAGENEALOGIA Jodorowskyana


Finalmente anche in Italia:
METAGENEALOGIA.
La famiglia, un tesoro e un tranello.

Di Alejandro Jodorowsky e Marianne Costa.


"Tutti dovrebbero conoscere il proprio albero genealogico. 
La famiglia è il nostro forziere del tesoro 
ma anche la nostra trappola mortale."
Alejandro Jodorowsky

Sinossi.
Questo volume è il risultato di molti anni di studio condotti da Alejandro Jodorowsky e Marianne Costa: la Metagenealogia è un metodo di analisi dell'albero genealogico. Secondo Jodorowsky, la famiglia riversa e trasmette sugli individui energie positive e negative. Uno studio approfondito del proprio albero offre la possibilità di comprendere fino a che punto quello che si pensa, si sente, si desidera o si vive, così come i conflitti e le ferite, possono essere il risultato di un passato familiare, sociale, storico o di un residuo educativo. La Metagenealogia rivela che in una stirpe si ripetono date, malattie, nascite, morti, incidenti e nomi. E noi tendiamo a identificarci e a essere fedeli ai nostri familiari, anche se questo atteggiamento può risultare doloroso, paralizzante e autodistruttivo. Svelare le dinamiche del clan familiare ci aiuta a comprendere le nostre inibizioni. In realtà, questo libro è una sorta di cammino iniziatico verso la coscienza di sé: diventando consapevoli dei tranelli, dei pregiudizi, delle deviazioni di chi ci ha preceduti, possiamo guarire la nostra anima, migliorare il rapporto con gli altri e sapere finalmente chi siamo. Il testo è arricchito da una serie di esercizi tecnici e consigli pratici che consentono al lettore di lavorare su se stesso e sui propri familiari, per spezzare le catene che tengono prigionieri del passato e ci consentono di realizzarci pienamente come individui. E quindi, di vivere meglio.

domenica 25 novembre 2012

L'Ipocrisia degli esseri senza Essere


Michael Jackson. Mai in the Mirror

Si fanno donazioni, elemosine, siamo davvero bravi, siamo belli, siamo anime nobili con il dono della bontà! Che meraviglia! Felici e soddisfatti andiamo in giro con la ricevuta del versamento fatto per i bambini in Africa, lo sventoliamo, lo esibiamo per Natale a tutti gli amici e ..."...cazzo che palle questo zingaro che chiede i soldi, sempre tra le palle davanti al mio bar preferito!"...ma no, ho appena fatto la donazione in Africa, sono buono, sono bello! NO, certo che non lo faccio per i dettami della moda! Ma che dici!!! Sono buono, sono bello, un'anima nobile! E' solo che lo zingaro fuori dal mio bar preferito m'inquina l'aria, l'aria che io contribuisco a rendere più bella, più sana, più buona grazie alle parole meravigliose che dico ogni volta ai miei amici mentre parlo degli obiettivi mistici e salvifici dell'Africa e di tutto l'Universo! Certo! Io rendo il Mondo più bello! Ho appena fatto una donazione!!! 5 euro! E vado anche alla cena di Natale per gli orfanelli! Non come lo zingaro, qui all'angolo del mio bar preferito! Lui proprio inquina l'aria, sciupa la strada! E non farmi pensare a quel negro di merda che sosta sempre davanti alla mia libreria preferita! Ma no, certo che no! Non c'entra questo mio sentire con me, io sono buono, io sono bello! Cazzo, non insinuare sai! IO SONO QUELLO CHE FACCIO LA DONAZIONE DI 5 EURO PER L'AFRICA! OGNI ANNO!!!! E te? Te, cosa fai per quei poveri bambini africani??? Glieli dai o no questi 5 euro? Allora non parlare più! E la prossima volta troviamoci in quel bar, non in questo, mi ha proprio rotto quello zingaro che sosta sempre all'angolo!

sabato 24 novembre 2012

LIFE


La firma in bianco. Magritte.

Tutto è possibile, ma niente è certo.


giovedì 22 novembre 2012

WHO IS IT?


Dalle crisi mistiche dell'adolescenza, dalla rivolta magnifica che ci fa dubitare della via tracciata dagli altri, un giorno ci allontaniamo e decidiamo di pagare un debito immaginario alla società, accettiamo di morire a noi stessi. E la più grande soperchieria è che di questa morte nessuno s'inquieta. Al contrario, la si aspetta al varco, la si accoglie, la si ricompensa. Dopo che si è accettato il prezzo della propria morte spirituale, diventa straordinariamente difficile seguire un'altra strada. Lo si può fare al prezzo di un immenso sforzo, di un grandissimo coraggio. L'uomo che ha accettato la propria morte non ha che una possibilità, diventare l'adepto di una religione o di un gruppo di persone che pongono il divino fuori di Sé, così tutto rientra nell'ordine e gli interessi della società si ricongiungono a quelli delle Chiese e delle sette che funzionano sulla stessa base comune: la morte della Coscienza divina. Il motore è il senso di colpa, il timore, l'obbedienza. I frutti sono l'inaridimento, il distacco dal fine dei sensi, l'ossessione, il puritanesimo, la violenza, la morale, l'esclusione. In India, in America, in Cina, in Medio Oriente, in Europa, questo è il modo di agire che vediamo dappertutto all'opera.
                                                               
                                                                Daniel Odier
dal libro "Tantra. L'iniziazione di un occidentale all'amore assoluto"

mercoledì 21 novembre 2012

ENTITA' SPIRITUALI


PAPA GIOVANNI XIII e gli U.F.O.


NOTIZIE VOLANTI

Da Brontis Jodorowsky, visto su facebook:

ESIGENZE EPOCALI




"Quando si sterminano le zanzare senza occuparsi degli acquitrini, le zanzare tornano ad essere più numerose di prima; non lo avete constatato? E nelle nostre società circolano zanzare di una specie particolare. Se non si vuole più essere punti, non bisogna lasciar loro le condizioni in cui possano proliferare. "
 



 Omraam Mikhaël Aïvanhov

SAVIGLIANO - Cuneo

Centro storico ridente, bambini che corrono, cafè che accolgono amici che s'incontrano. Nocciole strabilianti, vino impeccabile, cioccolata, pasticcerie. Alimentari che pullulano di persone. Niente supermercati enormi esilio del sano commercio. All'orizzonte le Alpi totalmente innevate, il cielo limpido le sovrasta e regala un crepuscolo intriso di calore da focolare. Si respira un ché di nobile che non ha niente a che fare con la civiltà obsoleta a cui ci fanno tanto credere che dobbiamo aspirare per essere felici.